Dopo giorni di silenzio la polmonite da legionella torna a far sentire la propria voce. E’ il ricovero di un uomo di mezza età all’Ospedale Civile di Brescia con sindrome da polmonite da legionella a far tornare la paura dell’epidemia. Ats e l’Ospedale hanno prontamente fatto sapere che l’uomo non versa in gravi condizione ne tanto meno sarebbe in pericolo di vita ma la sostanza resta di una epidemia che, seppur di lieve entità rispetto al picco di un mese e mezzo fa, torna a presentarsi come uno spauracchio alla popolazione.
Un ricovero a portare il numero di casi di polmonite da legionella a quota 55 su 600 riscontrati di polmonite. Sotto accusa rimangono le torri di raffreddamento con il riscontro del batterio della legionella in tre aziende della bassa bresciana. In queste terre la tensione rimane alle stelle: a Montichiari si è già costituito un comitato di cittadini, il Codacons invece sta già lavorando per una class-action collettiva che coinvolga tutti i contagiati dalla legionella. La Procura di Brescia continua la sua opera investigativa per epidemia colposa.