di Paolo Bollani
Dello spettacolo pirotecnico in Castello il 31 dicembre, dell’opportunità o meno di farlo ma soprattutto di averlo affidato, per la sua diffusione, ad un unico player, senza alcun bando di gara e senza richiesta di offerte, ce n’eravamo già occupati proprio a fine anno (VEDI ARTICOLO).
Certo non potevamo immaginare che il Comune non solo avesse pagato lo spettacolo pirotecnico, affidando poi la diretta dell’evento al Gruppo Teletutto – Giornale di Brescia, ma anche l’intera trasmissione televisiva dell’ultimo dell’anno (che appariva invece come un’iniziativa editoriale indipendente) sborsando la cifra di 35 mila euro, iva esclusa.
Tutto in affidamento diretto, senza alcun bando di gara, senza alcun altro preventivo o consultazione.
Sia chiaro: non c’è nessun illecito, nessuna legge è stata violata in quanto gli importi sono inferiori (di poco) all’obbligo per un Ente Pubblico di ricorrere al bando di gara.
E bene ha fatto il Gruppo Giornale di Brescia a rispondere ad una richiesta e a proporre il suo progetto con i suoi costi.
Le mie domande però sono per il Comune di Brescia e, di conseguenza come “Capo” del Comune al Sindaco Del Bono:
1 – perché, se l’intento era creare un “evento” per il 31 dicembre non è ricorso ad un bando di gara? Ad una richiesta di offerte a più soggetti ?
2 – 35 mila euro (compresi, e ci mancherebbe mi viene da aggiungere, cast e promozione) per un programma di tre ore il 31 dicembre Le sono sembrati un costo talmente vantaggioso da escludere la possibilità di avere offerte migliori sul mercato?
3 – ha ritenuto che nessuno a Brescia sarebbe stato in grado di proporre al Comune di Brescia un’idea di “spettacolo di fine anno” all’altezza delle Sue aspettative?
4 – e lo stesso discorso, le stesse domande valgono per lo spettacolo pirotecnico. Nessuna altra azienda, oltre alla Brixia Fireworks (che giustamente ha fatto il suo prezzo) avrebbe fatto risparmiare qualche euro al Comune pur assicurando un piacevole spettacolo?
Nell’anno della pandemia, nell’anno in cui per decine di volte ci siamo sentiti dire che con la situazione delle “casse del comune” è stato fatto il possibile per aiutare tutti coloro che erano in difficoltà e non si è potuto andare oltre, lo stesso Comune decide di spendere 57.541 euro (iva esclusa) per uno “spettacolo” (e lo metto molto tra le virgolette) di tre ore o poco più.
Uno spettacolo che, per evidente programmazione, si è “scontrato” con Amadeus e Gianni Morandi su RaiUno o con il countdown di
Canale 5, senza contare ovviamente la fiorente programmazione di spettacoli e film nazionali nella notte di San Silvestro.
Caso isolato? Era il 31 dicembre ed è stata una scelta “emotiva” in uno degli anni più difficili della nostra storia?
Per nulla, purtroppo.
È un “modus operandi” del Comune di Brescia e delle partecipate di suo controllo (in parte o in toto) non indire nessuna gara d’appalto, nessuna richiesta di offerte alternative per gli eventi per i quali organizza una produzione multimediale. E il “modus operandi” porta sempre alla stessa scelta.
Altri esempi? Ce ne sono molti, che regolarmente, come in questo caso, evidenzieremo, a tempo debito, con la dovuta documentazione.
Avevamo chiesto risposte il 31 dicembre scorso. E la nostra richiesta non è caduta nel vuoto. Ma a raccoglierla non è stata l’Amministrazione Comunale come avremmo immaginato e voluto ma è stata l’opposizione in Loggia con un’interrogazione a firma di Simona Bordonali e dei consiglieri leghisti.
Attendiamo le risposte del Sindaco, 3 mesi dopo, in Consiglio Comunale, grazie alla Lega, potremmo aggiungere.
Risposte, attenzione, che non sono solo dovute a noi, ma sono dovute soprattutto ai bresciani .