Si è recato al Comando della Polizia locale di Rezzato per dire agli agenti di aver recuperato un pugnale antico sulle colline della provincia di Brescia, ma rispondendo alle domande relative a come era avvenuto il particolare ritrovamento si è domostrato molto nervoso. Inoltre forniva informazioni lacunose.
Un comportamento che non ha lasciato indifferenti gli agenti di fronte a lui. È infatti nato il sospetto che in casa potesse nascondere altre armi ed effettivamente non sbagliavano.
È infatti bastata una rapida perquisizione perché venissero alla luce, oltre al famoso pugnale risalente al tardo Trecento, due baionette degli anni Trenta, polvere da sparo, una bomba da mortaio e uno spezzone di granata d’artiglieria di nazionalità americana, nonché una spoletta per granate d’artiglieria di nazionalità austriaca.
Immediata la segnalazione alla Prefettura che ha fatto scattare il protocollo per la bonifica. In campo, oltre alla Locale, anche i Carabinieri, il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e il 10° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito. Tutto il materiale, messo in sicurezza, è stato sequestrato e l’uomo di è visto notificare una denuncia per detenzione illegale di armi ed esplosivi.