Verrebbe da pensare: sogno o son desto? Ma è proprio tutto vero. 96 anni dopo l’ultima volta l’Italia vince una medaglia nella ginnastica artistica a squadre. È un argento a frtissima trazione bresciana.
Infatti c’è la prestazione maiuscola della brescianissima Angela Andreoli, 18enne di San Polo, c’è l’altrettanto brescianissimo ct Enrico Casella. Ma ci sono anche le atlete in forza alla Brixia Alice D’Amato, Elisa Iorio e Giorgia Villa, insieme a Manila Esposito. Le fate hanno chiuso una gara praticamente perfetta alle spalle degli statunitensi irraggiungibili, capitanati da una Simone Biles di un altro pianeta.
L’Italia si difende al volteggio e alla trave, effettua una strepitosa routine alle parallele asimmetriche e riesce a non pagare un paio di imprecisioni nel corpo libero. Arriva così una storica medaglia, ottenuta col punteggio di 165.494 punti. L’oro va agli Stati Uniti, trascinati dalla Biles a un totale di 171.296 punti, poi le azzurre e il Brasile (164.497): il volteggio di Rebecca Andrade, infatti, consente alle sudamericane di superare la Gran Bretagna per due decimi.
La grande emozione
Tantissima emozione e tantissimi ringraziamenti, specialmente a chi non ha potuto partecipare per un motivo o per l’altro all’Olimpiade. La mente va subito a Vanessa Ferrari, ma anche ad Asia D’amato. L’intervista all’agenzia Italpress: