“L’influenza non è una malattia banale. Nei bambini più piccoli è una malattia che genera ricoveri in ospedale, broncopolmoniti e qualche volta complicazioni anche molto serie. Fare il vaccino è quindi assolutamente raccomandabile”.
Così, al microfono di Èlive, il medico pediatra Giuseppe Varrasi ci spiega l’importanza di sottoporsi al vaccino anfinfluenzale fin dalla tenera età. Dai due anni in poi, c’è anche la possibilità di ricevere il vaccino non con la fastidiosa puntura bensì attraverso spray nasale.
Il vaccino contro l’influenza è raccomandato a tutti i bambini dai sei mesi ai sei anni. Negli anni successivi rimane fortemente raccomandato a chi ha delle patologie croniche come asma o diabete.
“Personalmente – aggiunge però il dottor Varrasi – se una famiglia di un bambino con più di sei anni mi chiede un consiglio io lo raccomando sempre. Oggettivamente non piace a nessuno farsi una settimana di febbre a febbraio, preferisco che si facciano una settimana di sci”.
Sul nostro territorio la campagna vaccinale è in pieno corso. A oggi sono stati vaccinati circa 144mila bresciani, nella fascia pediatrica hanno ricevuto il vaccino circa 6.500 bimbi fra i 6 mesi e i 6 anni. A questi si aggiungono altri 3.500 bambini e ragazzi fra i 6 e i 12 anni.
“Ce ne sono ancora tantissimi da vaccinare – spiega il direttore sanitario di Ats Brescia Laura Lanfredini – Io invito tutti ad andare dal proprio pediatra o dal proprio medico e richiedere la vaccinazione”.