Nemmeno il tempo di interiorizzare l’oro di Jacobs nei 100 metri piani che Brescia può vantarsi di una nuova medaglia: è quella di Vanessa Ferrari che nella finale del corpo libero mette a segno un esercizio da manuale raccogliendo un 14.200 che fin da subito le è valso il secondo posto virtuale.
Non sono riuscite a fare meglio le ginnaste che sono venute dopo e questo secondo posto si è tramutato in argento, un argento storico per la farfalla di orzinuovi, ma anche per tutta la ginnastica italiana.
Meglio di lei ha fatto solo la statunitense Carey che con la sua esecuzione ha ottenuto un 14.366 dalla giuria di Tokyo.
Una due giorni olimpica che Brescia di certo faticherà a non ricordare. L’ultima medaglia femminile in questa disciplina risale a quasi un secolo fa, al 1928.