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Non c’è nessun dato che dimostri che la variante indiana sia più “cattiva o contagiosa”.

Lo ha scritto in un post su Facebook il direttore Sanitario dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma,  Francesco Vaia, continuando a chiedere aperture e comportamenti responsabili.

“In questi lunghissimi e durissimi mesi di lavoro in prima fila ho cercato sempre di tenere, e ancora lo farò, un atteggiamento di equilibrio, non spaventando le persone ma, anzi, spingendole, incoraggiandole, fino al traguardo finale, che arriverà”, scrive Vaia nel suo post, rinnovando l’invito a tutti gli attori del sistema “a noi operatori, a chi ci governa, alla politica in generale, ai media, ai cittadini: abbassiamo i toni, cerchiamo di andare oltre le pur legittime divergenze, poniamo da parte, almeno per un po’, le divisioni politiche e geopolitiche, non facciamoci irretire nelle guerre industriali, cerchiamo di essere ‘neutrali ed impermeabili’, guardando all’esclusivo interesse della nostra salute, del benessere di tutti”

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“Non spaventiamo le persone con toni troppo allarmistici sulle varianti, adesso quella indiana. Non vi è ancora alcun dato, ripeto alcun dato, che ci faccia dire che essa sia più cattiva, più contagiosa”.

© Agenzia Nova 

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