Il Velodromo di Montichiari presenta il conto al Comune. A chiedere un risarcimento per la chiusura dell’impianto è stata la Federazione Ciclistica Italiana. «La Federazione non ha ancora quantificato con precisione quello che intende chiedere, ma si è riferita in maniera generica a un presunto danno collegato alla situazione della struttura” ha commenta il sindaco della cittadina bassaiola Mario Fraccaro.
Il riferimento al risarcimento è dettato dagli impegni presi dalla stessa Federazione impossibili da mantenere rispetto alla convenzione stipulata nel 2010. La Fci chiede i danni per non aver potuto svolgere gare e allenamenti nell’imponente anello monteclarense. Ma non è la sola a battere cassa.
A chiedere una compensazione di presunte perdite sono anche i soggetti privati coinvolti nella vicenda. “Ma non possiamo risarcire tutti” ha fatto sapere sempre Mario Fraccaro “Apriremo un tavolo di confronto”. Il velodromo di Montichiari si trova sotto sequestro giudiziario da questa estate quando i carabinieri della stazione di Montichiari lo hanno sigillato.
La natura del problema non è solo l’assenza della certificazione antincendio. Le infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto hanno macerato la pista e messo fuori uso l’impianto elettrico antincendio. Il Coni dal canto suo ha deliberato un contributo di 1,8 milioni di euro per intervenire in modo radicale sull’impianto. La Regione sosterrà il 50% dei costi occupando la cabina di regia per il rifacimento della copertura.