“Nelle prossime settimane apriremo un confronto con le regioni e nelle prossime ore convocheremo un tavolo tecnico per affrontare la nuova fase della pandemia che sembra diversa dalle precedenti”. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza.
“La situazione comunque non è facile, i numeri dei contagiati sono molto alti e grazie ai vaccini abbiamo una ospedalizzazione inferiore, ma comunque significativa, con una pressione molto forte che non può essere sottovalutata”, ha detto Speranza.
“Vicini al picco”
“L’Oms ci dice che ci stiamo avvicinando al picco, dopo di che dovremo adeguare le nostre regole e il nostro modello alla fase epidemiologica che stiamo vivendo”, ha proseguito il ministro sottolineando i passi in avanti che sono stati già fatti ad esempio con la revoca dell’obbligo di quarantena per i vaccinati con terza dose.
“L’arma fondamentale che ci sta consentendo di affrontare questa nuova ondata è il vaccino. Il 10 per cento di non vaccinati sviluppa i due terzi degli ingressi in terapia intensiva e circa la metà dei posti letto in area medica, per questo è un’ottima notizia quella delle 92 mila prime dosi effettuate nella giornata di ieri”, ha aggiunto.
“Non è una semplice influenza”
In questa fase della pandemia caratterizzata da un alto numero di contagi e con 300 decessi al giorno bisogna stare molto attenti alle parole e sono sbagliate le impostazioni che parlano di semplice raffreddore o influenza, ha detto ancora chiarendo che “con i vaccini la variante Omicron si sta rivelando molto più debole, ma non è né un raffreddore né un’influenza e va affrontata con la massima attenzione, tuttavia allo stesso tempo ci consente di fare cose che un anno fa non facevamo”.
“Dobbiamo guardare al domani ma con i piedi ben radicati nell’oggi. L’auspicio è che nei prossimi giorni assisteremo ad un ulteriore raffreddamento della curva, quindi dovremo provare a studiare il domani, ma tenendo ben presente oggi l’obiettivo di abbassare la curva nell’immediato”, ha aggiunto.
Secondo il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, Omicron “non è una semplice influenza, ma è più vicino a un’influenza per coloro che sono vaccinati. Le regole verranno ulteriormente modificate e alleggerite, credo molto presto”.
“Distinzione tra positivo e malato”
“Facciamo una distinzione tra positivo e malato. Oggi con questa nuova variante che circola possiamo farla con più facilità”, ha spiegato, osservando che “i positivi non sono malati: sono persone che hanno preso questo virus e, se sono vaccinati, diventa qualcosa di molto più leggero anche se non per tutti”. “Questa variante – ha poi precisato – raggiunge tutti, non c’è scampo, non c’è dubbio che entro la fine del 2022, salvo che non arrivi un’altra variante, quasi tutta la popolazione bene o male avrà incontrato questa variante”, ha spiegato.