La significativa partecipazione delle cantine bresciane testimonia la vitalità e la qualità della nostra produzione enologica, espressione autentica di un territorio ricco di storia, tradizione e competenze. La presenza a Vinitaly non è solo vetrina, ma occasione di dialogo, confronto e promozione di un’agricoltura che coniuga eccellenza produttiva, sostenibilità ambientale e radicamento territoriale. Così Laura Facchetti, presidente di Coldiretti Brescia, in occasione della 57esima edizione di Vinitaly.
Brescia è presente con 84 cantine a rappresentare tutte le varietà di vino bresciano con oltre 47 milioni di bottiglie di cui il 95% è a denominazione DOC, DOCG e IGT.
Ma la vicenda dazi preoccupa molto anche il settore vinicolo e Coldiretti ha sottolineato come sia necessario in questo momento un’azione unita senza commettere senza commettere l’errore di rispondere con dazi ai dazi. Per l’associazione è necessario che l’Europa investa direttamente sui vari settori produttivi senza gravare sul debito dei singoli Stati, aumenti gli investimenti nell’internalizzazione e cancelli tanta burocrazia che diventa un vero e proprio dazio.
A questo proposito è intervenuto Silvano Brescianini vicepresidente Coldiretti Brescia: “la situazione è molto seria, l’incertezza legata ai dazi sta causando un blocco nelle spedizioni e negli investimenti. Il mercato statunitense è strategico; rappresenta un’opportunità per la nostra viticoltura e uno sbocco in continua crescita ed evoluzione; se i dazi saranno minimi, l’impatto potrebbe essere contenuto diversamente, le conseguenze potrebbero essere significative, considerato che sono sempre maggiori gli investimenti commerciali negli USA. In questo contesto, è fondamentale che vengano intraprese azioni urgenti a livello nazionale ed europeo per scongiurare o ridurre al minimo l’applicazione di questi dazi, e tutelare un settore strategico per l’economia del territorio”.
La produzione media di uva in Franciacorta è di circa 300.000 quintali, quasi altrettanto nella zona del Lugana e nell’area della Valtenesi è di 74.000 quintali. Per quanto riguarda le superfici, invece, in Franciacorta sono rivendicati quasi 3.200 ettari tra Franciacorta DOCG (Chardonnay 81%, Pinot nero 15%, Pinot bianco 3%, Erbamat 1%), Curtefranca DOC e Sebino IGT, nella zona del Lugana ci sono 2.450 ettari, 1.000 ettari nella zona Valtenesi, Garda bresciano e San Martino della Battaglia, 60 fra Capriano del Colle e zona del Montenetto, 20 a Botticino, 20 in Valcamonica, 13 ettari nei Ronchi di Brescia e 3 a Cellatica.
Le bottiglie prodotte si attestano a circa 20 milioni di Franciacorta, poco meno di 1 milione come Curtefranca, oltre 16 milioni nella zona del Lugana, quasi 5 milioni tra Valtenesi, Garda bresciano e San Martino della Battaglia, e circa 1 milione tra Capriano del Colle, Montenetto, Botticino, Vallecamonica, Ronchi di Brescia e Cellatica, tutti vini con denominazione.