L’episodio di San Zeno è solo l’ultimo di casi di violenza sulle donne segnalato e denunciato e fa parte di un’ondata di altri fatti accaduti tra settembre e ottobre.
Sono per ora 6 i casi di violenza sulle donne. Molti di questi riguardano maltrattamenti fisici e psicologici su mogli, figlie e amanti. E’ il caso per esempio di Prevalle dove un uomo di 37 anni originario del Burkina Faso che a inizio settembre ha prima picchiato la moglie con il ferro da stiro e poi ha cercato di strangolarla. Due giorni più tardi a San Zeno un 40enne è finito in manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, minacce, lesioni personali e tentata violenza sessuale. Come spesso accade in questi casi, l’uomo non era nuovo ad episodi di violenza, ma non era mai stato segnalato.
A inizio ottobre la condanna del 39enne che aveva segregato in casa la moglie e l’amante sottoponendole a violenze fisiche e non solo. Infine poi l’omicidio di Cristina Maioli per mano del marito Antonio Gozzini.
Nel biennio 2017/2019 sono quasi mille le donne che hanno segnalato episodi di violenza al Centro Cada delle Donne.
Una piaga sociale che si è cercato spesso di contenere tramite iniziative, corsi e attività di prevenzione. Ma questo virus avanza e questi due mesi sono la dimostrazione che c’è ancora molto da fare.