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Von der Leyen confermata alla presidenza della Commissione europea

Ursula von der Leyen è stata eletta per un secondo mandato come presidente della Commissione europea. Hanno votato a favore 401 europarlamentari. I contrari sono stati 284, con 15 astenuti e 7 voti nulli su 707 totali. Su 719 aventi diritto al voto, von der Leyen aveva bisogno di almeno 360 voti per ottenere la maggioranza assoluta. A quanto si apprende da fonti dell’Ecr, la delegazione di Fratelli d’Italia  potrebbe aver votato contro la riconferma.

Nel suo discorso prima del voto von der Leyen ha dichiarato che non intende guardare l’Europa che “viene fatta a pezzi”, che sia “dall’interno o dall’esterno”, così come “dalla polarizzazione delle società”. “Sono convinta che la versione dell’Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale, con tutte le sue imperfezioni e le sue disuguaglianze, sia ancora la migliore della storia. Non resterò mai a guardare mentre viene fatta a pezzi dall’interno o dall’esterno. Non permetterò mai che la polarizzazione estrema delle nostre società venga accettata. Non accetterò mai che demagoghi ed estremisti distruggano il nostro stile di vita europeo, e oggi sono qui pronta a condurre la lotta con tutte le forze democratiche di questo Parlamento”, ha dichiarato nel suo discorso all’Eurocamera di Strasburgo, prima del voto per la riconferma del suo mandato.

“Questa è la visione che ho delineato nelle mie linee guida politiche, una visione di un’Europa più forte che offre prosperità, protegge le persone e difende la democrazia. Un’Europa più forte che offre equità sociale e sostiene le persone. Un’Europa più forte che attui quanto concordato in modo equo e che si attiene agli obiettivi del Green Deal europeo, al pragmatismo, alla tecnologia, alla neutralità e all’innovazione. Ho ascoltato attentamente le forze democratiche di questo Parlamento. Sono convinta che questi orientamenti riflettano quanto abbiamo in comune”, ha detto.

“La democrazia è il nostro tesoro comune. È il forum in cui le nostre differenze e i nostri disaccordi possono essere espressi. Ed è tanto vitale quanto fragile. Per molto tempo l’abbiamo data per scontata. Siamo diventati democratici per comodità, ma oggi le nostre democrazie sono minacciate. Da più di due anni, la Russia sta conducendo una guerra implacabile sul suolo europeo, in Ucraina. In tutta l’Ue e all’interno delle nostre istituzioni, i nostri servizi e i nostri giornalisti – di cui desidero lodare il lavoro – hanno portato alla luce casi di spionaggio, attacchi informatici, corruzione e disinformazione da parte di attori stranieri, in particolare russi e cinesi”, ha detto ancora von der Leyen.

“Il livello di minaccia e di attacchi ibridi non era così alto da decenni. Alla Commissione ne siamo consapevoli e da diversi anni stiamo adottando azioni responsabili. È stata condotta un’analisi approfondita e sono stati lanciati i primi strumenti efficaci, in stretta collaborazione con gli Stati membri. Ma dobbiamo andare oltre. Dobbiamo evitare che attori stranieri ostili interferiscano nei nostri processi democratici, minandoli e, in ultima analisi, distruggendoli. Per farlo, dobbiamo adottare misure forti a livello europeo. Se oggi mi darete fiducia, la Commissione proporrà uno Scudo europeo per la democrazia. L’Ue ha bisogno di una struttura specifica per contrastare la manipolazione e l’interferenza dell’informazione straniera”, ha concluso.

(AGENZIA NOVA)

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